Lo smart working ha stravolto il living? Ecco come riprenderti privacy e concentrazione senza distruggere casa
Tutto è iniziato come una soluzione temporanea.
“All’inizio pensavamo fosse per poche settimane. Una fase. Poi saremmo tornati in ufficio.”
Quante volte abbiamo sentito questa frase negli ultimi anni?
E intanto, il tavolo da pranzo è diventato la tua scrivania.
Il soggiorno, una sala riunioni improvvisata.
Il divano, l’angolo da cui rispondere alle email, con il portatile sulle gambe e il rumore di sottofondo della tv o dei bambini che giocano.
Oggi lavoriamo da casa. Ma le case non erano state progettate per questo.
E così il living, che una volta era solo il cuore della famiglia, ora è diventato anche:
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lo spazio del business,
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il luogo dove chiudi contratti,
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il punto da cui mandi preventivi,
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dove fai video call con clienti importanti.
Il problema?
Non è uno spazio pensato per farlo.
Non isola, non protegge, non ti aiuta a concentrarti.
Anzi: ti espone a continue distrazioni.
E a fine giornata, ti ritrovi con la testa pesante e quella sensazione di non aver mai veramente “staccato”.
La storia di Luca e Silvia: una coppia, un bambino e… troppi ruoli sovrapposti
Luca e Silvia ci hanno contattati proprio per questo.
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Lui imprenditore digitale, sempre al telefono con partner e fornitori.
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Lei project manager, smart working da due anni, con riunioni e report continui.
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In mezzo, un bambino di sei anni, che giustamente vuole giocare, parlare, farsi notare.
Avevano un living grande, bellissimo, open space.
Peccato che quel “open” significasse zero privacy, zero silenzio, zero confini.
Le loro giornate erano diventate un incastro di “shh, parlo io”, “abbassa la voce, sto in call”, “vai a giocare di là”.
Alla sera, il living era un campo di battaglia mentale.
Non era più un luogo di piacere, ma solo di compromessi.
Flexi Space: come abbiamo risolto per loro
Con Flexi Space abbiamo progettato un sistema di pareti mobili su binari eleganti, che scorrono silenziose e diventano parte del design.
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Al mattino, Silvia chiude metà living e si crea un vero home office isolato acusticamente, con tanto di parete tessile fonoassorbente.
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Luca usa l’altra parte, vicino alla cucina, dove le call sono più veloci e informali.
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Il bambino gioca nella zona aperta, senza sentirsi confinato.
E quando arriva sera?
Aprono le pareti, e il living torna un unico ambiente caldo e condiviso, dove cenare, ridere, guardare un cartone tutti insieme.
“Ora la casa cambia insieme a noi,” ci ha detto Silvia.
“La mattina è business. La sera è famiglia. Senza più tensioni.”
La libertà di cambiare scenografia ogni volta che vuoi
Questa è la magia delle pareti mobili:
✅ puoi avere uno spazio professionale quando serve concentrazione,
✅ e ritornare a un living ampio e vissuto quando vuoi stare insieme.
Senza dover comprare un’altra casa.
Senza fare ristrutturazioni invasive.
E soprattutto, senza sacrificare più la tua serenità o i tuoi legami.
Vuoi capire come farlo anche nella tua casa?
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Valuteremo insieme come inserire Dynamic Walls nel tuo ambiente attuale, capiremo i flussi della tua giornata, e ti mostreremo come puoi riprenderti la privacy e la concentrazione — senza rinunciare alla bellezza del vivere insieme.
Benvenuto a casa.
Dove ogni mattina puoi decidere di lavorare.
E ogni sera puoi tornare a vivere.